Domani
Quando scemano i colori
si appresta la sera
tutto si fa quiete.
Come pensiero antico
torna la bianca vela
a riscoprire il porto
da dove era partito
come un uccello stanco
rimirar il mare
e sogna di volare ancora
Domani.
Franca Novello©
Foto di Philippe Halsman
Per lui la fotografia è un’arte e un gioco divertente ed è per questo che cerca costantemente di influenzare, sorprendere, provocare la curiosità dello spettatore.
Philippe Halsman
Nonni… acrostico
Nascono la…
Oltre il tempo
Neve e montagne
Narrano di loro
Immensi sempre .
Novello Franca.
Foto di Henri Cartier Bresson …Bacio di Berlino , 1996
Ogni volta che premo il pulsante dello scatto, è come conservare ciò che sta per sparire.
Henri Cartier Bresson
Piove
Come
Nuvole gonfie di pioggia
Il cuore
Ti ho perso!
Dio come piove…
Franca Novello
Mi sveglio
“Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri”.
Alda Merini
Prima d’amarti
Prima d’amarti, amore, nulla era mio:
vacillai per le strade e per le cose:
nulla contava né aveva nome:
il mondo era dell’aria che attendeva.
Io conobbi saloni di cenere,
galleria abitate dalla luna,
hangars crudeli che c’accomiatavano,
domande che insistevano sull’arena.
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato, decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finché la tua bellezza e povertà
riempirono l’autunno di regali
Pablo Neruda
E POI…
E poi e poi…
Stringerlo
Sul cuore e sentire
La forza dell’immenso
Io
mendicante d’amore.
Franca Novello©
La grazia
La grazia è stata definta come l’espressione esteriore dell’armonia interiore dell’anima.
William Hazlitt.
La notte.
La stanza era povera e volgare
nascosta sopra una taverna infima.
Dalla finestra si vedeva il vicolo
stretto e sporco. Da sotto
venivano le voci di operai
che giocavano a carte, si divertivano anche.
E là, su un lettuccio da poco prezzo
ebbi il corpo dell’amore, ebbi le labbra
voluttuose e rosee dell’ebbrezza
rosee di una tale ebbrezza, che anche ora
che scrivo, dopo tanti anni!
m’inebrio nella mia casa deserta.
Constantinos Kavafis
Foto di Ferdinando Scianna
Il primo italiano ammesso nel 1982 alla Magnum, con i suoi scatti ha narrato sessant’anni della nostra storia.